Più volte ho raccontato su questo blog di come il mio stile (in fatto di arredamento) sia tutt’altro che minimal. Amo le case piene e colorate, adoro gli ambienti ricchi di dettagli e decorati in modo unico ed ironico. Tutto ciò non esclude il fatto che, nelle mie varie ricerche, spesso e volentieri mi soffermo su ambienti lineari, leggeri e vuoti, provando una sensazione di pace e tranquillità.
Molto raro vedere tali contesti nella realtà, quasi impossibile, direte voi. Certi ambienti si vedono solo nelle riviste, difficile scampare all’accumulo di oggetti e al disordine quotidiano. Probabilmente è così, i ritmi frenetici di tutti i giorni lasciano ben poco spazio all’ordine e all’organizzazione degli spazi.
“Organizzazione” credo sia questa la parola chiave per avere una casa accogliente e libera dalle cose superflue. Come insegna Marie Kondo (che con il suo metodo Kon-Mari è sbarcata da poco su Netflix) la regola numero uno per vivere in ambienti più sereni e zen è: buttare. Liberarsi del superfluo e puntare all’essenzialità è il primo passo verso il benessere e la pulizia mentale.
Alla base dell’approccio giapponese all’home decor, troviamo la forte connessione con la terra e con oggetti di alto artigianato che non puntano sulla perfezione ma sull’essenza delle cose (Wabi-sabi). Pochi oggetti ben studiati, qualità e non quantità, una visione estetica pulita ed equilibrata volta al benessere psico-fisico.

Influenze giapponesi nell’Interior Design
Vi ho parlato più volte dello stile Japandi, un mix riuscitissimo tra lo stile giapponese e quello scandinavo (vedi post), oggi vi parlo di come il tanto ambito minimalismo giapponese abbia ispirato il design contemporaneo e l’approccio stilistico di molti designer.
Reinterpretare lo stile giapponese nel design contemporaneo significa prediligere la purezza delle forme e dei materiali. Gli oggetti non sono disposti in modo casuale ma riempiono in modo bilanciato gli spazi. Un rigore delicato che appaga la vista e la mente.



Le ceramiche (immancabili se volete portare un po’ di Giappone tra le mura domestiche), vengono proposte nei toni neutri dei materiali lasciati grezzi o si ispirano alla brillantezza delle lacche orientali.



Shopping List

Uno stile non semplicissimo da realizzare proprio perché necessita di un’accurata selezione e disposizione degli oggetti, un risultato che contribuisce a farci stare bene e a cercare la vera essenza del benessere e, perché no, della felicità.
A questo proposito vi lascio due consigli di lettura. Conoscete l’Ikigai e il Wabi-Sabi?
Buona lettura!