Da sempre musica, arte, design e moda sono uniti da un filo diretto rappresentato dalla libera espressione dell’artista di trasmettere al mondo la sua visione, la sua prospettiva. E’ naturale quindi che questi settori sentano sempre più spesso il bisogno di comunicare tra loro e di creare connection artistiche.
Un trend in fortissima ascesa è rappresentato dalle linee di abbigliamento disegnate da cantanti famosi in collaborazione con i grossi Brand della moda, gli stilisti a loro volta fanno indossare i loro capi di punta alle star del cinema o del panorama musicale durante eventi dal forte impatto mediatico.
Questi connubi funzionano sempre?
Nel mondo della moda il fenomeno del vip-designer è ormai ampiamente sdoganato.
A volte si tratta di vere e proprie operazioni di merchandising come nel caso di Kanye West, il suo stile è diventato un marchio di fabbrica e la sua linea d’abbigliamento Yeezy ispirata al tour Yeezus è diventata un vero e proprio must have (per chi ama vestirsi con bomber e t-shirt come lui…).

Justine Bieber lo ha seguito a ruota affidando a VFILES (i patiti della moda sanno di cosa si tratta) l’apertura di un pop up store a Manhattan del merchandising del suo Purpose World Tour (e anche qui t-shirt e felponi).

Il brand di Lingerie Tezenis ha scelto la cantante Rita Ora come testimonial e designer di una nuova linea di intimo con modelli decisamente più audaci di quelli che siamo abituati a vedere negli store del marchio…
Anche Madonna non è nuova a questo tipo di collaborazioni, l’abbiamo vista firmare una capsule collection per H&M (oltre a scrivere libri per bambini ed essere lei stessa a tutti gli effetti fonte di ispirazione per molti artisti).
E potrei andare avanti all’infinito…
Nel mondo del design queste incursioni sono meno frequenti.
Ci ha provato il cantante Pharrell Williams che in collaborazione con Galerie Perrotin di New York City ha disegnato una collezione di sedute alquanto stravaganti le “Tank Chairs”.

Lenny Kravitz si è spinto oltre, ha accettato di rivisitare in chiave fashion la famosa sedia Mademoiselle della Kartell dando vita, insieme a Philippe Stark, al progetto Goes Rock.

Ma la più cool è Bjork, lo è sempre stata.
Non ha bisogno di presentazioni questo folletto trasformista ed eclettico. Fortemente legata alla sua terra, l’Islanda, da cui prende ispirazione e gran parte del suo essere così misteriosa e selvaggia al tempo stesso. Il MOMA di New York in occasione della mostra a lei dedicata per i vent’anni di carriera, ha chiesto al regista Andrew Thomas Huang di produrre un cortometraggio per la canzone Black Lake contenuta nell’album Vulnicura. Girato su un’isola vulcanica nei pressi di Reykjavík, il video ha un forte impatto emotivo, l’artista mostra la sua parte più intima e ancestrale, sembra fondersi con lo scenario cupo e spoglio che la circonda.
Dalle meravigliose atmosfere di questo video nasce la progettazione di una linea di arredi esclusivi che l’artista ha inizialmente disegnato per la sua casa al mare nel nord dell’Islanda, in collaborazione con il brand finlandese Klaus Haapaniemi, molto conosciuto nel nord europa. I tessuti ripropongono i colori e gli elementi di una natura impervia, oscura, tipici della terra in cui la cantante è cresciuta con colate di lava e un grande lago nero da cui fuoriescono strane creature.
Oltre ai tessuti verranno messi in vendita nel negozio londinese del Brand anche tappeti circolari, arazzi, carta da parati e accessori (sciarpe e borse). La scelta del Brand non è affatto casuale, infatti Klaus Haapaniemi è conosciuto per l’uso responsabile delle risorse e l’attenzione verso l’ambiente, cose che stanno molto a cuore a Bjork.
L’effetto è potente e le sensazioni del video della canzone Black Lake da cui la collezione prende il nome sono perfettamente ricreate:
Per chi si trova a Londra:
Klaus Haapaniemi
81 Redchurch Street, E2 7DJ, London
o sul sito: www.klaush.com